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Newsletter Febbraio 2024

Newsletter Febbraio 2024

 

 

Rete Comunità Solidali - RECOSOL

26 Febbraio, un anno dopo

 

Sono 2571 (duemila cinquecento settantuno) le persone morte in mare solo nel 2023, secondo i dati di Oim, Organizzazione internazionale delle migrazioni, e Medici senza frontiere. Tra queste le 94 vittime accertate, uomini, donne, bambini morti e decine di dispersi nel naufragio di Steccato di Cutro del 26 febbraio 2023. Vengono ancora i brividi a ricordare quei giorni di grande rabbia e dolore, mentre dal mare crotonese riemergevano man mano corpi di uomini, donne e bambini e il PalaMilone era la camera ardente dell’Europa inerme. Ma, per fortuna, anche la risposta della cittadinanza fu istantanea. Diverse realtà, attivisti e singoli si sono stretti subito intorno ai familiari dei naufraghi, per provare a sostenerli nella sofferenza indescrivibile hanno vissuto. Da lì è nata la Rete 26 febbraio, con una duplice funzione: anzitutto offrire qualsiasi tipo di supporto, appunto, a quelle famiglie e ai sopravvissuti, soprattutto nell’identificazione e rimpatrio delle salme; in secondo luogo, per denunciare le gravi inadempienze istituzionali e politiche, e le e violazioni dei diritti umani che sono la causa di tutti i naufragi che purtroppo continuano nell’euro-mediterraneo e nel mare Egeo. Il 26 febbraio la Rete ha organizzato una giornata di mobilitazione a Cutro

Per aderire e leggere di più:

 


24 Febbraio, mobilitazione nazionale per la Pace

 

Rete Italiana Pace e Disarmo, insieme Europe For Peace, Coalizione Assisi Pace Giusta e a tantissime Campagne, associazioni, Ong e reti,tra cui Recosol, lancia per sabato 24 febbraio una giornata di mobilitazione a livello nazionale affinché il nostro Paese prenda posizione contro la logica distruttiva che arma i conflitti.

 

Qui il comunicato e per aderire:

 


L’appello dei sindaci per cessare il fuoco a Gaza

 

56 sindaci della provincia di Vicenza hanno scritto un appello per il cessate il fuoco nella striscia di Gaza. "E’ necessario e urgente chiedere con forza di far tacere le armi. -si legge nel comunicato-

La comunità internazionale, l’Unione Europea, le nostre istituzioni devono intervenire e convincere gli interlocutori di entrambe le parti a costruire una tregua umanitaria stabile, utile a interrompere le violenze e a mettere le basi per una vera pacificazione.

Questo tragico capitolo della storia ci interpella tutti e tutte e per questo non possiamo tacere e restare inermi."

 

Per aderire, conoscere i firmatari e leggere l' appello:

 


La rete cresce, due nuove collaborazioni

 

Recosol ha inaugurato le collaborazioni  con la rete Goada 2030 e con l'Associazione Equilibrii impegnate sui temi della Cooperazione. 

Goada 2030 è la rete di enti pubblici e privati, italiani e burkinabé che operano per lo sviluppo sostenibile delle foreste comunitarie.

Equiliberii è un’organizzazione senza scopo di lucro di cooperazione allo sviluppo con 14 anni di attività, 50 progetti in 5 nazioni. A breve, entro il trimestre in corso,  ulteriori informazioni saranno pubblicate nella nuova versione di Goada 2030. Vi terremo aggiornati.

Per conoscere Goada 2030:

 


Una Road Map per il diritto d'asilo

 

Nove organizzazioni della società civile - il Forum, Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza - CNCA, Europasilo,Italy Must Act, Mediterranea Saving Humans,  Refugees Welcome Italia, Re.Co.Sol - Rete delle Comunita' Solidali,  RiVolti ai Balcani, Stop Border Violence - stanno portando avanti da tempo su vari territori una #RoadMap per il diritto d’asilo e la libertà di movimento con l’obiettivo di informare sulle conseguenze che l’approvazione del Patto Europeo migrazioni e asilo avrà sui diritti dei migranti e sulla democrazia interna all’Unione. 

Per saperne di più:

 


Raccontare le piccole comunità, al via il nuovo progetto di Recosol

 

Storie per Immagini, al via il progetto di Recosol per valorizzare le piccole comunità, recuperare attraverso il coinvolgimento dei ragazzi, storie e racconti degli anziani. 4 le aree interessate: Valle di Susa, Alto Vicentino, Calabria e le Madonie in Sicilia.


Per saperne di più:

 


A Marigliano, l'assemblea annuale di Recosol

 

Il 24 e il 25 maggio si svolgerà a Marigliano l'assemblea annuale di Recosol organizzata in collaborazione con la rete YaBasta con la quale da anni Recosol collabora. Sarà un evento che ruoterà intorno all' accoglienza,alle problematiche legate a questa parola ma anche alla sua enorme ricchezza.Un incontro per confrontarsi su quanto fatto e su quanto potremmo fare ma soprattutto un'occasione per condividere la gioia di ritrovarci, in perfetto spirito partenopeo. Prepariamoci perciò a Cose dell'altro mondo! Stay tuned!

Per partecipare e/o richiedere informazioni, scrivere a: segreteria.recosol@gmail.com

 

Per conoscere YaBasta:

 


Un libro al mese, la rubrica di

Marisa Varvello

 

Marisa Varvello fa parte del coordinamento nazionale di Recosol, ex sindaca di Chiusano d'Asti ed insegnante in pensione è una grande lettrice e appassionata di letteratura. 

 

Oggi propongo un libro per riflettere sulla situazione italiana, dove l’ospitalità verso chi proviene da altre culture è sempre permeata da una forte saccenza aggressiva. Ogni racconto del libro apre uno squarcio sul nostro qualunquismo ignorante, sul nostro voler dimenticare chi raccoglie i nostri pomodori, chi muore al largo delle nostre coste o marcisce dietro al filo spinato di un Cpr. E le persone che sono nate qui, vivono qui, sono cresciute parlando italiano, condividendo -per quello che abbiamo permesso loro- la nostra stessa realtà? Un ritratto impietoso della civiltà occidentale. 

“LADRI DI DENTI” di Djarah Kan editrice People 2020

La scrittrice, Djarah Kan italo ghanese, femminista, attivista culturale è cresciuta nel casertano, precisamente a Castel Volturno. In una comunità difficile, profondamente segnata dalle tensioni razziali tra residenti italiani e comunità africane. Nel 2018 si è trasferita a Napoli. Proprio in questi luoghi, Castel Volturno e Napoli, sono ambientati i sette racconti e due saggi che compongono il libro. In un’intervista del 2020, la scrittrice spiega il titolo: “Essere neri, vivere da migranti, ai margini di una società che espelle tutto ciò che non le somiglia, significa per certi versi questo, non avere uno strumento proprio, in questo caso la bocca, per riuscire a raccontare un senso di sé. L’esproprio che racconto parte da una metafora, quella dei denti cavati dalla bocca, denti che servono a vivere, a comunicare, a esistere. Il furto di cui parlo nel libro è  simbolico, parla di un sistema -quello razzista- capace di creare unicamente individui che rubano, colonizzano, sequestrano e manipolano la realtà per riaffermare un principio di supremazia razziale….” La narrazione è lineare, lo stile tagliente, ci fa assistere a situazioni della vita quotidiana ma contemporaneamente ci costringe a riflettere sulle frasi fatte -specchio della cultura- che molte volte si

odono per definire “altri da noi”, sui comportamenti che possono essere terribili, dei bambini, degli operatori sociali, degli insegnanti. Per esempio in “La storia di Topo” la vicenda del personaggio che dà il nome alla storia ci viene raccontata attraverso gli occhi della  giovane protagonista e di sua madre: le leggi italiane   sull’immigrazione che lo lasciano in un ciclo costante di dipendenza dallo Stato, compresi i centri d’accoglienza. La scrittrice mette in dubbio le “buone azioni” dei bianchi che gestiscono questi centri

statali e mette in evidenza l’opacità della violenza e del silenzio che si verificano in questi spazi. Dalla quarta di copertina: “Per tutta la vita mi avete chiesto se conoscessi la mia storia. Ma voi conoscete la vostra?”



Ciao Marco

 

Mentre stiamo chiudendo questa newsletter ci è giunta la notizia della morte improvvisa di Marco Calabria, giornalista, poeta, anima ed ideatore di Comune Info insieme a Gianluca Carmosino e  a Riccardo Troisi con cui Recosol collabora da molti anni. Oltre alla stima per la persona ci legano a lui anni di lavoro ed esperienze bellissime. Ci stringiamo in un affettuoso abbraccio a Gianluca e Riccardo