You are not connected. The newsletter may include some user information, so they may not be displayed correctly.

Newsletter Marzo 2024

Newsletter Marzo 2024

 

 

Rete Comunità Solidali - RECOSOL

Un Patto dal pessimo impatto

 

Il Forum per Cambiare l’Ordine delle Cose, il Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA), Rivolti ai Balcani, Europasilo, Italy must act, Refugees Welcome Italia, Mediterranea Saving Humans, Recosol e Stop Border Violence, hanno lanciato nelle scorse settimane una “Road Map per il diritto d’asilo e la libertà di movimento” che sta attraversando l’Italia, dal Nord al Sud, per informare e sensibilizzare le cittadinanze sui contenuti del testo che, se sarà approvato così come è stato definito nel dicembre scorso nell’intesa trovata tra Commissione e Parlamento «produrrà nuove tragedie dell’immigrazione e renderà l’Europa ancor di più una cupa fortezza assediata con uno sgretolamento dello stato di diritto e del livello di democrazia interna»

Per saperne di più:

 


22-23 Marzo, il convegno di Europasilo

 

L’accoglienza di cittadini migranti in Italia è sempre più sotto attacco: leggi ingiuste svuotano di senso i progetti, le persone e gli operatori sempre più colpevolizzati, diritti trasformati in privilegi e l’inclusione reale è sempre più un miraggio.

Una situazione che pare senza via di uscita. L’asilo resiste ancora? Due giornate di analisi, discussione e confronto su quanto costruito in vent'anni affinchè non  vada disperso e soprattutto per evitare che il futuro di migliaia di migranti venga compromesso.

 

Per saperne di più e per iscriversi:

 


A Marzabotto, un'iniziativa coraggiosa

 

Un'iniziativa per sensibilizzare su un fenomeno drammatico molto diffuso in India, Bangladesh, Cambogia, Vietnam, Sudafrica e Uganda ma in forte ascesa purtroppo anche in Italia.  Donne sfigurate dall'acido che pagano anche il pegno dell'emarginazione sociale, costrette ad una vita in totale solitudine. Donne che ispirano il cambiamento è invece un incontro con  donne straordinarie che hanno scelto con grande forza di continuare a vivere e di raccontarsi. Un evento potente, con testimonianze sconvolgenti e con la partecipazione di  Neetu, una delle molte donne indiane sfigurate dall’acido. L'incontro è però soprattutto un momento di informazione e formazione. L'esperienza del 𝐒𝐡𝐞𝐫𝐨𝐞𝐬 𝐇𝐚𝐧𝐠𝐨𝐮𝐭 𝐂𝐚𝐟𝐞 e su come si sta sviluppando uno dei progetti più coraggiosi ultimamente realizzati in India dimostra che uscire dall'isolamento si può e che il cambiamento è veramente possibile. Un'iniziativa che vuole lanciare una sfida e un messaggio di speranza a tutte le donne.

 

Per saperne di più:

 


Stop Border Violence, un'iniziativa dei cittadini europei

 

L'iniziativa di Stop Border Violence chiede che sia rispettato l'articolo 4 della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea, che recita: "Nessuno può essere sottoposto a tortura, né a pene o trattamenti inumani o degradanti". Da anni, invece, assistiamo alla continua e sistematica violazione di questo principio nell'ambito dell'immigrazione. Ne sono esempi la militarizzazione ed esternalizzazione delle frontiere interne ed esterne dell'U.E.; i respingimenti brutali; i morti in mare, lungo la Rotta balcanica e dentro i centri di raccolta; gli accordi con Stati terzi per impedire l’ingresso nel proprio territorio dei richiedenti asilo. La raccolta di firme per l'I.C.E. "Articolo 4: Stop tortura e trattamenti disumani alle frontiere d'Europa", iniziata il 10 Luglio 2023, terminerà il 9 Luglio 2024. Per arrivare all'obiettivo deve raggiungere un milione di firme con quote minime di firme in almeno sette Paesi dell'Unione Europea.


Per firmare e saperne di più:

 


A rischio la trasparenza sull'export di armi

 

Il Senato ha approvato  il 21 febbraio 2024 un disegno di legge che mira a cancellare i meccanismi di trasparenza e controllo parlamentare sul commercio e le esportazioni di armi e sulle banche che finanziano tali operazioni.

Il Governo, ha infatti presentato un disegno di legge per la modifica della Legge 185 del 1990 che regola proprio l’export di armamenti italiani  in nome della rapidità delle azioni militari e la sburocratizzazione. Banca Etica nata 25 anni  fa per una finanza etica, rilancia l'allarme della Rete italiana pace e disarmo e chiede a tutta la società civile di mobilitarsi per dire no all’approvazione definitiva delle modifiche che cancellerebbe ogni forma di trasparenza e di controllo da parte del Parlamento sulle Banche Armate.


Per saperne di più:

 


Il terzo Quaderno di Benvenuti Ovunque

 

E' disponibile gratuitamente il Terzo quaderno di Benvenuti Ovunque, il rapporto annuale sull'accoglienza diffusa che Comune Info cura in collaborazione con Recosol dove raccontiamo non solo di come l’aggressione al sistema pubblico di accoglienza sia in pieno corso, ma come in tanti territori c’è chi tenta di allargare il più possibile gli orizzonti delle riflessioni e delle pratiche della resistenza con cui aprire la porta ai mondi nuovi della convivenza.


Per saperne di più e scaricare il report:

 


L' 8 marzo e gli auguri del sindaco di Vaccarizzo Albanese alle donne

 

"La regalità dei costumi arbëreshë indossati da giovani ragazze che raccolgono il testimone della tradizione per seminare sviluppo e futuro; la solidarietà per tutte quelle mamme e figlie scappate dai territori straziati dalla guerra e che hanno trovato qui accoglienza e inclusione; l’impegno e la tenacia di chi attraverso il proprio lavoro, il merito costruito attraverso lo studio ed il proprio talento, partecipa attivamente alla vita e alla crescita della comunità.

È, questo -  dichiara il Sindaco Antonio Pomillo - il senso che vogliamo restituire alla Giornata internazionale dei diritti della Donna ed augurare che ognuna possa prendersi ogni giorno lo spazio che merita ed essere libera di essere ciò che desidera. 

Vakarici, con il suo salotto diffuso, i suoi vigneti ed uliveti coltivati anche da tante artigiane della terra, può contare insieme a tutti i territori dell’Arberia, sulle tante piccole, grandi e semplici esperienze al femminile che resistono e contribuiscono a dare supporto alla nostra principale battaglia: lo spopolamento. 

A tutte loro – conclude il Sindaco – va il ringraziamento per il sostegno e la vicinanza ad ogni azione portata avanti per promuovere la coesione sociale e promuovere all’esterno l’identità e la storia di questo territorio.

 

Vaccarizzo Albanese è un comune accogliente dell'associazione Don Vincenzo Matrangolo:

 


Un libro al mese, la rubrica di Marisa Varvello

 

Marisa Varvello fa parte del coordinamento nazionale di Recosol, ex sindaca di Chiusano d'Asti ed insegnante in pensione è una grande lettrice e appassionata di letteratura. 

 

Si riscontra un crescente interesse fin dagli anni ’80 per la letteratura migrante, che veniva ricondotta solitamente ai flussi migratori degli inizi del XX sec. (quelli europei verso il nord America o l’Australia, quelli delle ex colonie europee). Negli ultimi trent’anni si parla di letteratura migrante italiana,

riferendosi a quell’insieme di opere letterarie italofone scritte da

migranti di madrelingua non italiana. E’ il caso di Amara Lakhous, nato ad Algeri nel 1970. Arrivato in Italia nel 1995, dopo pochi anni ha adottato l’italiano come lingua di scrittura, diventando una delle voci più originali del panorama letterario italiano. Con le Edizioni E/O ha pubblicato Scontro di civiltà per un ascensore a piazza Vittorio. Questo romanzo nel 2006 ha vinto il premio Flaiano e il premio Racalmare–Leonardo Sciascia. Dal libro è stato tratto l'omonimo film per la regia di Isotta Toso. Dal 2015 vive a New York dove continua il suo lavoro di scrittore e sceneggiatore. Questo potrebbe sembrare un libro sugli immigrati, invece è un libro che parla agli italiani e degli italiani. Ci ridicolizza e ci compatisce nella nostra ingenua ignoranza delle diverse etnie. Ci presenta gli italiani che vivono a Piazza Vittorio. Nell’ascensore di un palazzo, dove convive un’affollata comunità multietnica, viene ritrovato il cadavere di un piccolo delinquente, il Gladiatore. Le indagini si concentrano su Amedeo, esule algerino, ma i condomini formulano ipotesi diverse dando luogo, così, a un intreccio di tante verità: quelle dell’aspirante regista olandese, della bisbetica portiera napoletana, del professore milanese che detesta i

romani, del cuoco iraniano che odia la pizza, della signora che vive per il suo cagnolino, della badante peruviana e della ragazza impegnata nel volontariato. Tutti raccontano la loro versione dei fatti. Nei loro racconti si delinea, infatti, sia la cruda realtà del razzismo e degli stereotipi all’interno di una società che fa fatica ad accettare la diversità e l’integrazione, sia la tolleranza e la solidarietà.

L’autore, attraverso questa polifonia linguistica e culturale – sapientemente mescolata alla satira di costume – ci invita a percepire la diversità con ironia e, allo stesso tempo, ci sfida a conoscere aspetti delle culture migranti a noi sconosciuti. Più che dell’apparire, questo testo ci parla dell’appartenere. I personaggi sono tutti parte di questa piazza, italiana per leggi geografiche ma internazionale per etnie e spirito. Piazza Vittorio non è di nessuno, e infatti nessuno la reclama. Diventa uno spazio di passaggio, da cui gli italiani-romani vorrebbero andar via e in cui gli italiani-immigrati vivono col pensiero rivolto fisso al loro paese. L’ascensore, luogo di spaesamento e di solitudine, è il rifugio di queste incrociate incomprensioni. L’unico luogo di incontro possibile

è per definizione un non-luogo.



Cessate il fuoco, il messaggio di pace dai teatri italiani

 

Dopo il San Carlo di Napoli anche la Scala di Milano. Il 9 marzo scorso, le maestranze della Scala, i rappresentanti dei vari settori e i musicisti, ma anche il sovrintendente Dominique Meyer e l'étoile Roberto Bolle, sono saliti sul palcoscenico  per chiedere la fine delle ostilità in Medio Oriente. 

“Cessate il fuoco” è il messaggio che campeggiava sullo striscione esposto davanti al sipario prima dell'ultima replica del balletto “Madina”, storia di una ragazza cecena che sceglie di non compiere - pur se spinta dalla famiglia - un attentato suicida per non morire e non uccidere nessuno. 

 

 

Condividiamo la solidarietà!

La nostra Comunità è composta da amministratori, cittadini, associazioni che svolgono buone pratiche e mettono al primo posto il rispetto dei diritti umani e dell'ambiente.

 

Per condividere storie, esperienze ed iniziative scrivere a :

segreteria.recosol@gmail.com


Se vuoi sostenere la nostra associazione :

Associazione Rete Comunità Solidali -

C/C Banca EticaIban: IT49G0501801000000011795150

5x1000: 94048430014 a Recosol

La sede legale è in via Savonarola 2 Carmagnola (TO) - 10022.La sede Amministrativa a Gioiosa Ionica (Rc) è in Viale delle Rimembranze n. 160 - 89042.