Grazie ai milioni di persone che hanno votato SÌ.
È l’Italia più bella, quella che non ha paura e resiste ad un clima che si fa sempre più cupo.
Oggi ha vinto l’indifferenza, ha vinto la disinformazione programmata.
A perdere però non siamo noi, e neppure le cittadine e i cittadini che si sono mobilitati in questi mesi e che ieri e oggi hanno votato e che ringraziamo.
A perdere oggi è l’Italia perché riconoscere la cittadinanza a chi vive, studia e lavora regolarmente non è nell’interesse solo di chi non ha ancora la cittadinanza ma dell’intero Paese, della sua economia, del suo benessere e del suo welfare.
A chi oggi è triste, arrabbiato, deluso, vogliamo dire che non ci fermeremo.
Perché questo referendum ci ha dato una straordinaria occasione: abbiamo formato una rete di oltre 180 organizzazioni tra partiti, associazioni e attivisti uniti dall’obiettivo di cambiare la legge sulla cittadinanza che è vecchia e ingiusta.
Se a settembre c’erano 637 mila persone consapevoli che hanno promosso il quesito, oggi quelle persone sono milioni.
Continueremo a batterci insieme.
Indietro non si torna. Perché l’Italia è cambiata e vi promettiamo che cambieremo anche la legge.

