Riace non si arresta – Artisti firmatari
Matite per riace……

Matite per Riace (vedere allegato in Word) Matite per Riace

Riace non si arresta In questi giorni in molte città d’Italia ci sono mobilitazioni spontanee di cittadini e associazioni che non vogliono rassegnarsi ad accettare un imbarbarimento del nostro vivere. Non può esistere un “reato di solidarietà” applicato ad organizzazioni che in mare salvano persone e sulla terra accolgano esseri umani in difficoltà. Dopo l’arresto del sindaco di Riace Domenico Lucano accusato di favoreggiamento all’immigrazione clandestina e fraudolento affidamento diretto del servizio di raccolta rifiuti c’è stata una reazione forte nell’opinione pubblica. Sono cadute tutte le più gravi contestazioni ipotizzate dalla procura fra cui malversazione, truffa ai danni dello Stato e concussione. Lo stesso Gip smonta l’impianto accusatorio denunciando un evidente conflitto in procura. “La gestione dei fondi – si legge in un passaggio del provvedimento del gip di Locri – è stata magari disordinata, ma non ci sono illeciti e nessuno ha mai intascato un centesimo”. Si potrebbe commentare che Lucano ha sottratto alla malavita organizzata due fonti di reddito: i migranti e la spazzatura, e ha dato lavoro a tanti ragazzi riacesi che invece di partire sono rimasti. Ha agito ostinatamente per costruire un futuro. Come persone che lavorano nell’ambito dello spettacolo denunciamo una forte preoccupazione per il clima che si sta creando nel nostro Paese; preoccupazione che diventa vero e proprio sconcerto di fronte ad un attacco così forte a simboli come quello di Riace. Un paesino della Locride che, in una provincia tristemente conosciuta per la presenza della ‘ndrangheta, con fatica e determinazione ha dimostrato come i progetti di accoglienza sappiano superare il buonismo e offrire una vita vera ai richiedenti asilo. Riteniamo che nessuna inchiesta giudiziaria potrà togliere dignità a questa esperienza che ha portato speranza in una terra difficile, e per la sua originalità, è diventato un modello riconosciuto anche all’estero.

Riace non si arresta In questi giorni in molte città d’Italia ci sono mobilitazioni spontanee di cittadini e associazioni che non vogliono rassegnarsi ad accettare un imbarbarimento del nostro vivere. Non può esistere un “reato di solidarietà” applicato ad organizzazioni che in mare salvano persone e sulla terra accolgano esseri umani in difficoltà. Dopo l’arresto del sindaco di Riace Domenico Lucano accusato di favoreggiamento all’immigrazione clandestina e fraudolento affidamento diretto del servizio di raccolta rifiuti c’è stata una reazione forte nell’opinione pubblica. Sono cadute tutte le più gravi contestazioni ipotizzate dalla procura fra cui malversazione, truffa ai danni dello Stato e concussione. Lo stesso Gip smonta l’impianto accusatorio denunciando un evidente conflitto in procura. “La gestione dei fondi – si legge in un passaggio del provvedimento del gip di Locri – è stata magari disordinata, ma non ci sono illeciti e nessuno ha mai intascato un centesimo”. Si potrebbe commentare che Lucano ha sottratto alla malavita organizzata due fonti di reddito: i migranti e la spazzatura, e ha dato lavoro a tanti ragazzi riacesi che invece di partire sono rimasti. Ha agito ostinatamente per costruire un futuro. Come persone che lavorano nell’ambito dello spettacolo denunciamo una forte preoccupazione per il clima che si sta creando nel nostro Paese; preoccupazione che diventa vero e proprio sconcerto di fronte ad un attacco così forte a simboli come quello di Riace. Un paesino della Locride che, in una provincia tristemente conosciuta per la presenza della ‘ndrangheta, con fatica e determinazione ha dimostrato come i progetti di accoglienza sappiano superare il buonismo e offrire una vita vera ai richiedenti asilo. Riteniamo che nessuna inchiesta giudiziaria potrà togliere dignità a questa esperienza che ha portato speranza in una terra difficile, e per la sua originalità, è diventato un modello riconosciuto anche all’estero.

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