Un anno dalla tragedia in mare di Roccella Jonica: le iniziative per ricordare le vittime

A un anno dalla strage, Carovane migranti, ASGI, l’ass. Sabir e tutta la Rete 26 Febbraio, hanno organizzato il convegno “Lontano dagli occhi: disprezzati i vivi, cancellando i morti. Giornata di testimonianze e iniziative in memoria delle vittime del naufragio di Roccella Ionica”.
L’iniziativa si inserisce nel percorso che la Rete 26 Febbraio sta portando avanti dal febbraio 2023 a seguito della strage avvenuta a Steccato di Cutro per la quale è stato avviato, da poco tempo, il procedimento con l’accusa di naufragio e omicidio colposo plurimo. La notte tra il 16 e il 17 giugno 2024, un’imbarcazione partita dalle coste turche con 67 migranti, è naufragata a circa 120 miglia dalla Calabria, in acque internazionali. Una nave da diporto francese intervenne mettendo in salvo 12 delle persone che erano a bordo. Il bilancio totale è di 56 morti, tra cui una donna che è deceduta dopo il soccorso. I superstiti furono condotti a Roccella Ionica.  Il naufragio di Roccella non ebbe l’impatto mediatico del naufragio di Steccato di Cutro perché sin nell’immediatezza venne circondato da un grande silenzio, senza che fosse possibile neanche ai giornalisti documentare quello che era successo. Il trasporto dei corpi che furono recuperati avvenne di notte e verso porti distanti tra loro. Ancora oggi non è noto il numero esatto dei corpi recuperati. Nessun comunicato, nessuna cerimonia, nessuna informazione e nessun supporto ai familiari accorsi. Il tema del diritto alla verità e alla giustizia per tutte e tutti coloro che muoiono o scompaiono lungo le rotte delle migrazioni e alle frontiere, sta assumendo sempre più importanza per chi resta, per chi sopravvive, per chi scompare, per i familiari, per le/i giuristi, per le/gli attivisti, per la società tutta. La questione è molto complessa anche per la molteplicità di aspetti e profili. 

Qui la registrazione degli interventi:

https://www.radioradicale.it/scheda/762303/verita-e-giustizia-per-tutte-le-vittime-dei-naufragi-dare-dignita-ai-morti-costruendo